Opera Rara è lieta di presentare la prima registrazione assoluta di un capolavoro perduto di Gaetano Donizetti, L'Ange de Nisida. Composta nel 1839 per il Théâtre de la Renaissance di Parigi, l'opera non venne mai rappresentata a causa del fallimento della compagnia teatrale. Sarebbe dovuta essere l'opera di esordio del maestro bergamasco sulla scena parigina. A seguito della bancarotta del teatro, Donizetti abbandonò il progetto, sebbene l'opera fosse praticamente completa, per poi riciclarne gran parte della musica, specialmente in La Favorite.
Per lungo tempo L'Ange de Nisida restò in uno stato troppo frammentario per poter essere ricostruito. Nel 2009 tuttavia le cose cambiarono, grazie all'ampia ricerca attuata negli archivi parigini dalla musicologa italiana Candida Mantica; e dopo più di dieci anni, il restauro della partitura è stato portato a termine.
L'opera è ambientata nel Golfo di Napoli, durante il regno di Ferdinando I (Fernand nell'opera). Il nobile Leone, dopo aver ferito gravemente in duello un altro nobile napoletano che l'aveva insultato, trova riparo sull'isola di Nisida, dove risiede Sylvia de Linares, amante del Re. Leone se ne innamora senza conoscere la sua reale identità. Proprio per questo, Sylvia non può ricambiare l'amore di Leone e cerca di scacciarlo in quanto il Re in persona sta per arrivare. Giunto sull'isola, questi riconosce Leone e lo fa arrestare. Mentre Sylvia chiede la grazia per Leone, un monaco inviato dal Vaticano giunge a minacciare di scomunica Fernand se questi non lascerà l'amante. Don Gaspar, ciambellano del Re, consiglia dunque di combinare per Sylvia un matrimonio di facciata con un nobile napoletano. L'opportunità arriva quando Leone stesso si fa avanti per chiedere la sua mano. Sylvia è sdegnata, poiché crede che egli agisca per mero interesse personale e non per amore nei suoi confronti, mentre Gaspard esulta per la facilità con cui è stato trovato uno sposo e Fernand si rode dalla gelosia. Durante il corteo nuziale tuttavia, il monaco che aveva portato la notizia della scomunica rivela a Leone la vera identità della futura sposa. Sentendosi tradito, il nobile rinnega il matrimonio e gli onori che ne sarebbero derivati e decide prendere i voti. Nel monastero, dove tuttavia non riesce a comunque a dimenticare Sylvia, viene raggiunto dalla donna stessa, travestita con abiti virili. Sentendosi prossima alla morte, è fuggita dalla corte per raggiungere Leone e implorarne il perdono. Non potendo fare altro che vederla spirare fra le sue braccia, Leone implora gli altri frati di far scavare una doppia fossa, una per Sylvia ed una per lui l'indomani stesso, onde venir calato insieme all'amata.
L'Ange de Nisida è un dramma affascinante e appassionato, pieno di passaggi vocali emozionanti, composto da Donizetti nella sua piena maturità artistica. Questa registrazione è tratta da due acclamate esecuzioni in forma di concerto alla Royal Opera House di Londra, avvenute nel 2018, sotto la direzione di Sir Mark Elder e con una compagnia di canto che comprende fra gli altri Joyce El-Khoury (già comparsa per Opera Rara in Les Martyrs e Belisario sempre di Donizetti) nel ruolo di Sylvia, David Junghoon Kim in quello di Leone e Vito Priante come Fernand. Secondo Roger Parker, consulente musicale di Opera Rara, "L'Ange de Nisida ci farà ripensare al tardo stile donizettiano secondo una nuova e differente prospettiva". Riscriveremo completamente ciò che pensiamo di lui come compositore, in particolare a proposito della versatilità della sua ispirazione musicale."
L'Ange de Nisida è stato insignito del prestigioso premio OPER! Awards come migliore registrazione di un'opera completa dell'anno 2019, secondo la seguente motivazione: "Il recupero musicale non è più tanto inconsueto, ma perfino il periodo barocco ora ci concede raramente pezzi di un certo valore o scoperte innovative. Ciò rende il risultato dell'etichetta Opera Rara tanto più degno di nota: L'Ange de Nisida è un capolavoro di Gaetano Donizetti riportato di nuovo alla luce e fatto risuonare in questa entusiasmante registrazione dal vivo".
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