A differenza di altre opere di Puccini, su cui l'autore ritornò volutamente più volte, il rimaneggiamento di Madama Butterfly fu certamente dettato non tanto dall'eccessivo perfezionismo per cui Puccini è famoso, quanto più forse da esigenze esterne. La storia della piccola geisha Cio-Cio-san risulta infatti molto diversa nelle due versioni: se in quella riveduta assume i connotati tardo romantici di un tragico amore tradito, nella prima versione essa presenta tratti di dissacrante e crudo realismo, dove vengono messi a nudo aspetti negativi sia della società giapponese che di quella occidentale del tempo. Fu probabilmente proprio questo, così come accadde per esempio per La Traviata di Giuseppe Verdi, a decretare l'ostilità del pubblico milanese, che si sentì forse tirato in causa. La ripulitura che fece Puccini di tutte le scene "scomode" e il rimpasto sonoro di certi passaggi furono tali da trasformare la revisione di Madama Butterfly in una vera e propria "altra opera", rispetto alla versione originale.
A seguito di un importante lavoro di restauro compiuto da Casa Ricordi e grazie all'interesse filologico dimostrato da Riccardo Chailly, dal 2015 direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano, oggi è possibile fruire di nuovo della prima versione di Madama Butterfly. "Tutti pensano di conoscere quest'opera", ha scritto Chailly, ma questa nuova edizione della versione originale "offre continue scoperte". Traendo ispirazione dal teatro giapponese kabuki, questa nuova, magica produzione, firmata da Alvis Hermanis, presenta un cast internazionale, che ricomprende, fra i vari nomi, Maria José Siri nel ruolo di Cio-Cio-san, Bryan Hymel in quello di Pinkerton e Carlos Álvarez come Sharpless. Come scrive il Financial Times: "Si è trattato di una messinscena ricca di dettagli, con un'impressionante profondità sonora e agilità nei passaggi lirici, che in nessun punto è stato più entusiasmante come nella scintillante rievocazione dell'alba a Nagasaki. Il secondo atto ininterrotto, in seguito separato in due parti da Puccini, corre inesorabilmente verso la rovina di Cho-Cho-san".
Andata in scena il 7 dicembre 2016, in apertura della stagione scaligera 2016-2017, questa Madama Butterfly, rappresenta un riscatto sia per Puccini, sia per il Teatro alla Scala, che in questo modo rende finalmente giustizia alla versione originaria di questo capolavoro immortale, proprio là dove, 112 anni prima, era stato ingiustamente fischiato. E grazie a Decca, la storica casa discografica inglese con cui Riccardo Chailly detiene ormai un pluridecennale sodalizio, è ora disponibile in DVD e Blu-ray per l'home video.
Buona visione!
Nessun commento:
Posta un commento