venerdì 5 novembre 2021

Recensione libri: "Le giornate di un compositore", di Vittorio Zago (ObarraO edizioni)

Come si svolge l'attività quotidiana di un compositore? 
Quali sono gli interrogativi, i dubbi e le incertezze che la costituiscono? Quale rapporto si instaura tra l'essenza del discorso musicale e l'esistenza da cui scaturisce? Questo libretto si propone di rispondere a queste domande, colmando così la distanza  tra il musicista e l'ascoltatore profano.

Vittorio Zago è laureato in giurisprudenza ma ha poi imboccato la via della composizione musicale: diplomato in pianoforte e composizione al conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida di Azio Corghi, si è in seguito perfezionato al Mozarteum di Salisburgo. Affermatosi in diversi concorsi di composizione, molte sue musiche sono state eseguite presso prestigiose società concertistiche in Italia e all'estero. 

Come affermato e stimato compositore, oltre che docente di conservatorio, Vittorio Zago ha raccolto la sfida di ridurre il divario fra la sfera della produzione musicale e quella dei destinatari finali, avvicinando il lettore alla produzione artistica di chi ha scelto di intraprendere questa professione attraverso un linguaggio contemporaneo non sempre immediatamente compreso e apprezzato dal grande pubblico. Con il libro Le giornate di un compositore, edito dalla ObarraO Edizioni, egli vuole narrare e approfondire, attraverso un linguaggio volutamente non tecnico-musicale, quell'evoluzione personale che il suo "pensare" la musica ha subito nel corso degli anni.

Il compositore-narratore si rivolge così all'ascoltatore-lettore e, con lui, si imbatte, non senza stupore, in nuove direzioni a partire dalle quali il discorso musicale si costruisce e decostruisce in partitura. Discipline della contemporaneità sono chiamate a indagare la singolarità di un gesto artistico qual è quello musicale, che può ricomprendere componenti di rigorosa organizzazione e di pura casualità, di astrazione e di estrema concretezza.

Un rigoroso pensiero musicale si coniuga dunque con la sorgente personale della fantasia: in tal modo si affacciano interrogativi, scoperte, dubbi e gioie che danno valore e senso al gesto del comporre e invitano a entrare in intimità con l'appassionante mondo di un musicista.

Buona lettura!