L'elemento fondamentale della musica è il suono. Il suono si genera quando un corpo vibrante viene sollecitato, producendo così una vibrazione che si propaga all'interno di un mezzo elastico (principalmente l'aria, ma non solo). Caratteristiche principali del suono sono:
- l'altezza, cioè quanto un suono è acuto o grave (comunemente, "alto" o "basso"): è dato dalla frequenza, cioè dal numero di vibrazioni che il corpo in oscillazione emette al secondo e si indica in Hertz (Hz);
- la durata, cioè quanto un suono si propaga nel tempo;
- l'intensità, cioè quanto un suono è forte o piano (nel linguaggio comune si parla anche di "volume"): è dato dall'ampiezza delle vibrazioni e si indica in Decibel (dB);
- il timbro o colore, cioè la forma che l'onda sonora assume e che determina la distinzione di due diversi suoni a parità di altezza e intensità.
La musica è dunque un linguaggio sonoro e come tale necessita di un codice grafico per essere trascritta, come le lingue. L'insieme dei segni utilizzati per trascrivere la musica è detto notazione musicale, mentre lo studio che se ne occupa è chiamato semiografia musicale.
I segni e i simboli utilizzati nella notazione musicale per descrivere i suoni si dividono in quattro categorie, che servono a rappresentare graficamente le quattro principali caratteristiche del suono: notazione di altezza, notazione di durata, notazione di intensità, notazione di timbro, detta anche articolazione o fraseggio.
Si definisce invece agogica l'insieme dei simboli utilizzati per indicare a quale velocità un brano dev'essere eseguito. Infine, anche la musica fa uso di segni stenografici, cioè segni d'ornamentazione e abbreviazioni utili a snellire la notazione musicale.
- Fulgoni M., Sorrento A., Manuale di teoria musicale, Vol. I e Vol. II Edizioni Musicali "la Nota";
- Nerina Poltronieri, Lezioni di teoria musicale, edizioni S.E.D.A.M.
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