La storia del celebre Gobbo che alla corte del Duca di Mantova è perfido buffone e a casa amorevole padre è infatti una storia di vendetta, e vendetta proprio per l'affronto arrecato all'amatissima figlia dallo sfrenato Duca. Presa coscienza dalla stessa figlia della terribile offesa, l'ira del Gobbo esplode: ed è in questo contesto, alla fine del secondo atto, che intona il famoso:
Sì! vendetta! tremenda vendetta
di quest'anima è solo desio!
Di punirti già l'ora s'affretta
che fatale per te tuonerà!
Come fulmin scagliato da Dio
te colpire il Buffone saprà!"
(per gentile concessione di EtimologicaMente)
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