Tuttavia, il recupero di questa importante figura musicale del secondo settecento è stato molto più travagliato rispetto ad altri compositori dello stesso periodo. La musica di Boccherini infatti contrasta con l'ottimismo razionale e illuminato del cosiddetto classicismo viennese, in quanto segue piuttosto il filone preromantico, che si rivolge quindi ai sentimenti e al cuore, sulla falsa riga di Jean-Jacques Rousseau.
Ha sempre pesato sul compositore la diceria di essere superficiale, semplicistico e "parruccone". Questo nonostante l'opinione dei contemporanei, che lo trovavano troppo cupo, tragico, "scontroso".
Questa biografia, pubblicata dalla casa editrice lucchese Maria Pacini Fazzi, è stata pensata, nel bicentenario della morte, come un omaggio dovuto e sentito a questo compositore, che meritava, al pari degli altri, un nuovo e più minuzioso studio, arricchito dai recenti contributi critici che ci presenta, come afferma l'autore Remigio Coli nella premessa, un artista da ricoprire e rimodernizzare "alla luce degli eventi della sua non facile vita, del suo 'credo' estetico e della sua musica [...] un Boccherini nuovo per noi, ma che stranamente è tale e quale lo consideravano i contemporanei, con tutte le problematiche di allora..."
Remigio Coli si dedica da oltre vent'anni a ricerche e studi sul compositore lucchese. Molte sono le illustri pubblicazioni di cui è stato autore, a partire dalla sua prima biografia sul conto di Boccherini, pubblicata sempre da Maria Pacini Fazzi nel 1988, con prefazione di Emilio Maggini. Con questa nuova fatica, Coli ci presenta non un aggiornamento dei precedenti scritti, ma il frutto di ulteriori ricerche negli archivi italiani ed europei, della recente letteratura sul compositore, dello studio degli spartiti e dell'ascolto della sua musica.
La sensibilità artistica di Boccherini permette una visione emozionante ed emozionata della realtà: in lui "non solo domina sovrana la volontà di esprimere sentimenti, affetti e passioni, ma anche quella [...] di raccontare la realtà che lo circondava (la vita del popolo, la propria vita, il folclore, il paesaggio). Per questa parte del suo 'messaggio' può essere paragonato nell'originalità e nei risultati artistici soltanto al grande Goya. E se Goya ha scritto 'Non ci sono regole nella pittura... le opere sono state create dai grandi uomini', è sufficiente sostituire 'musica' a 'pittura' per ritrovare Boccherini"
Buona lettura!
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