sabato 13 gennaio 2024

Notazione dell'altezza: indicazioni di ottava


Si definisce ottava l'insieme di sette suoni (per esempio quelli di una scala) a cui si aggiunge un ottavo suono, simile al primo, ma più acuto.


Come abbiamo già anticipato, poiché il pentagramma ha un'estensione definita, è possibibile superarne i limiti utilizzando dei tagli addizionali


Tuttavia, quando il numero dei tagli addizionali rischia di rendere difficoltosa la lettura, è possibile utilizzare un artificio grafico composto di un 8 seguito da una linea tratteggiata posta sopra o sotto un dato gruppo di note, le quali si leggeranno quindi rispettivamente o all'ottava superiore o all'ottava inferiore.


Non è raro trovare alcuni spartiti in cui la linea è accompagnata da un 15: in questo caso le note vanno lette con una differenza di due ottave, poiché il valore numerico della doppia ottava è appunto 15.


Le ottave in cui si può dividere tutta la gamma delle altezze sono numerose, sia sopra che sotto il DO centrale, cioè quello corrispondente alla chiave di DO e che viene convenzionalmente contrassegnato come Do3. Lo strumento che più di tutti si avvicina a coprire tutte le ottave possibili è il pianoforte: per questo la sua tastiera è comunemente presa come riferimento. 

Il primo DO, che corrisponde al terzo tasto bianco da sinistra, è detto Do0 e dà inizio alla cosiddetta "ottava 0", che si conclude con il Do1: le note di questa ottava vengono comunemente scritte utilizzando la trasposizione all'ottava inferiore.


Le due ottave successive sono quelle ricomprese nel pentagramma con la chiave di basso e sono appunto l'ottava 1 e l'ottava 2, dai nomi dei rispettivi DO di partenza.


Il Do3, cioè il DO centrale, dà inizio alla terza ottava: questa e la quarta ottava coprono l'intero rigo con la chiave di DO.


Le ultime due ottave sono quelle che di solito vengono scritte con l'aggiunta della trasposizione all'ottava superiore (l'ultima ottava si può trovarla anche con l'indicazione alla quindicesima).


L'ultimo Do è il Do7 e di solito non si va oltre, anche perché questa nota è spesso il limite massimo convenzionale di molti strumenti d'orchestra.

La numerazione delle ottave è importante non solo come quadro sistematico delle altezze, ma anche per identificare le note che ne fanno parte: infatti, ogni nota appartenente a una data ottava sarà seguita dal numero corrispondente. Se prendessimo per esempio il FA dell'ottava 0, esso sarà designato come Fa0. Allo stesso modo, un re della terza ottava sarà identificato come Re3. Questa nomenclatura è molto utile specialmente per specificare l'estensione degli strumenti musicali: per esempio, il clarinetto in si bemolle si dice che ha un'estensione compresa tra il Re2 e il Sib5, mentre l'estensione di un ottavino è compresa fra il Re4 e il Do7.


TESTI DI RIFERIMENTO:

Nessun commento:

Posta un commento