lunedì 29 agosto 2022

Gli arpeggi al pianoforte: considerazioni preliminari

Quando si parla di arpeggi, si parla principalmente di accordi che, al posto di essere suonati come blocchi, vengono separati nota per nota, generalmente dalla più bassa alla più alta per poi ritornare. Nella prassi accademica dei conservatori, si usa prendere in considerazione tutti gli accordi principalilegati a una tonalita, cioè:
  • gli accordi perfetti maggiore e minore costruiti sulla tonica, che si differenziano per la terza maggiore o minore fra la tonica e il terzo grado della scala (detta modale, mediante o caratteristica);
  • l'accordo di settima di dominante, cioè la settima (detta di prima specie) costruita sul quinto grado della scala e che ha appunto una forte funzione di dominante per la presenza della sensibile (il settimo grado) e la controsensibile (il quarto grado) e che combinati assieme formano il cosiddetto tritono, l'intervallo considerato più instabile di tutto il sistema tonale;
  • l'accordo di settima diminuita, costruito sulla sensibile della scala, composta da tre terze minori sovrapposte e che ha pure funzione di dominante ma senza la presenza del quinto grado.
Proprio per la loro funzione di dominante, la settima di dominante e la settima diminuita costruita sulla sensibile hanno una forte tendenza a risolvere sulla tonica: per questo motivo si è soliti dare risoluzione anche agli arpeggi sull'accordo di tonica.

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